La comprensione e la gestione delle emozioni hanno rappresentato un tema di grande interesse sia nel campo medico che in quello artistico. Due figure emblematiche, il medico e omeopata Edward Bach e il regista teatrale Konstantin Stanislavskij, hanno affrontato lo studio delle emozioni da prospettive differenti ma con sorprendenti punti di contatto. Se da un lato Bach ha sviluppato un sistema di riequilibrio emozionale attraverso la floriterapia, Stanislavskij ha rivoluzionato il teatro con il suo Sistema, un metodo per comprendere e riprodurre autenticamente le emozioni umane sulla scena. Questo articolo esplora il contributo di entrambi, mettendo in luce le connessioni tra la loro ricerca.

Il contesto storico e gli obiettivi di Bach e Stanislavskij
Edward Bach (1886-1936) ha vissuto in un'epoca in cui la medicina occidentale era dominata dalla visione meccanicistica del corpo umano. Tuttavia, egli si è distaccato da questo approccio, sviluppando un Metodo di cura basato sull'armonizzazione delle emozioni, ritenute fondamentali per la salute fisica e mentale. La sua classificazione delle emozioni in sette gruppi e la scoperta dei rimedi floreali rappresentano una visione olistica e del tutto naturale, che integra mente, corpo e spirito.
Konstantin S. Stanislavskij (1863-1938), contemporaneo di Bach, operava in un ambito completamente diverso, quello del Teatro. In un periodo in cui la recitazione era spesso artificiosa e declamatoria, Stanislavskij si pose l'obiettivo di rendere l'interpretazione più autentica, sviluppando un Sistema che permettesse agli attori di accedere in modo consapevole alle proprie emozioni per interpretare in modo credibile i personaggi.
La Classificazione delle Emozioni e il Sistema di Stanislavskij
Bach, nella sua ricerca, ha identificato trentotto emozioni che ha poi suddiviso in sette grandi categorie emozionali, ognuna delle quali è significativa di uno specifico condizionamento d’animo che influisce fortemente sulla salute psicofisica di ogni essere vivente:
1. Paura
2. Incertezza
3. Disinteresse per il presente
4. Solitudine
5. Ipersensibilità alle influenze esterne
6. Scoraggiamento o disperazione
7. Eccessiva preoccupazione per gli altri
Analogamente, il Sistema Stanislavskij si basa su una comprensione profonda delle emozioni umane. Attraverso tecniche come la memoria emotiva, l'attore richiama esperienze personali per evocare sentimenti reali sulla scena. Stanislavskij ha anche esplorato la linea delle azioni fisiche, ovvero il legame tra emozione e movimento fisico, un concetto che riecheggia la visione olistica di Bach, secondo cui le emozioni influenzano la salute e il comportamento.
Punti di Convergenza e Divergenza
Pur operando in contesti diversi, Bach e Stanislavskij condividono alcuni principi fondamentali:
- Centralità delle emozioni: Entrambi vedono le emozioni come elemento essenziale dell’esperienza umana e cercano di comprenderle per migliorare la vita, nel caso di Bach, o l'arte per Stanislavskij.
- Autenticità e armonia: Se Bach puntava a riequilibrare le emozioni per favorire il benessere, Stanislavskij cercava di rendere autentiche le emozioni per migliorare la rappresentazione sulla scena, affinché lo spettatore potesse immedesimarsi nel dramma altrui messo in scena.
- Uso della natura e della memoria: Bach attingeva alla natura per trovare rimedi in grado di riequilibrare l'animo umano, mentre Stanislavskij attingeva ai ricordi e alle esperienze personali degli attori per generare emozioni credibili che rispondessero ai dettami estetici del Naturalismo.
La divergenza significativa fra l’approccio artistico di Stanislavskij e quello scientifico di Bach è individuabile dal carattere delle loro ricerche. Per quanto operasse in campo medico, il dottor Bach, si staccò in modo definitivo dalla medicina tradizionale, approcciando all’omeopatia e concludendo con un definitivo ritorno all’intervento olistico e naturale, riconoscendo nell’emozione la costruzione dell’Animo umano. Al contrario Stanislavskij, per quanto operasse nell’ambito del Naturalismo artistico, caratterizzò il suo Sistema nell’utilizzo di tecniche psicofisiche incentrate alla ricerca dell’esperienza emotiva attraverso l’uso del ricordo filtrato dalla mente, accostabile alla metodologia dello psicodramma e quindi più proiettato verso un’approccio medico scientifico.
Approccia integrato artistico-floriterapico
Sebbene nati in contesti diversi, il lavoro di Bach e Stanislavskij dimostra come lo studio delle emozioni possa avere implicazioni che vanno oltre il settore di appartenenza. La psicologia ha successivamente integrato molti aspetti del metodo Stanislavskij nell’analisi delle emozioni e della comunicazione, così come la medicina ha sempre più riconosciuto l’importanza della dimensione emotiva nella salute. Un approccio integrato che consideri sia la dimensione terapeutica della floriterapia che quella espressiva dell’arte dell’attore potrebbe offrire nuove prospettive per la comprensione dell'essere umano, dimostrando che la ricerca scientifica e l’arte non sono poi così distanti.
di Alessia Mattioli - Floridrama Studio Trentotto - Marzo 2025
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